Non tutti i gel energetici sono uguali. Meglio imparare a leggere le etichette.

I carboidrati svolgono un ruolo fondamentale nella vita di un atleta, soprattutto negli sport di endurance come il triathlon o la corsa su lunga distanza, e la loro assunzione deve perciò essere bilanciata ed equilibrata in rapporto al fabbisogno energetico richiesto. 

E ciò non solo con la dieta, ma anche mediante un’adeguata integrazione prima, durante e dopo un allenamento o una gara, per evitare di rimanere a secco di energie. 

Se nelle gare corte non è necessario intervenire con particolari supporti esterni (sport drink, gel o barrette), quanto più si allunga la durata della competizione, tanto più è necessario integrare adeguatamente il carburante necessario per terminare efficacemente la prova. 

Per quanto riguarda l’integrazione durante una competizione l’apporto in carboidrati dovrà perciò seguire regole quantitative precise, per evitare di determinare un grave deficit energetico che rischierebbe di compromettere irrimediabilmente la prestazione. 

In questo ambito, la qualità e la composizione dei Gel energetici a base di carboidrati assume perciò un’importanza vitale per consentire all’atleta di portare a termine senza problemi anche la più complessa gara di endurance.

OCCHIO ALL’ETICHETTARURA NUTRIZIONALE

Come sostengo ormai da tempo, tutti gli atleti dovrebbero abituarsi a leggere attentamente le etichette dei prodotti che consumano, perché non solo un integratore non vale un altro, ma spesso le differenze, se si guarda nei particolari, possono essere macroscopiche e in grado di cambiare radicalmente l’impostazione della strategia nutrizionale in allenamento e in gara.

In questo panorama, ovvio che anche per quanto riguarda i Gel energetici a base di carboidrati, le sorprese non mancano. Non solo, infatti, possono essere presenti differenze importanti da un punto di vista della quantità di carboidrati presenti nel prodotto. 

Quel che più conta, infatti, è che, salvo rare eccezioni, molti Gel energetici, più o meno a parità in termini di quantità di carboidrati, presentano un assetto qualitativo glucidico decisamente diverso, spesso costituito da una consistente quota di zuccheri semplici e una ben più limitata quota di carboidrati complessi come le maltodestrine, in grado di ottimizzare la digeribilità e soprattutto l’assorbimento dei carboidrati necessari all’atleta.

L’IMPORTANZA DELLE MALTODESTRINE

Numerosi studi hanno ormai ampiamente dimostrato che le maltodestrine costituiscono un caposaldo dell’integrazione a base di carboidrati, in grado di ritardare l’insorgenza della fatica, aumentando la resistenza allo sforzo prolungato e indirettamente migliorando la prestazione.
Com’è noto a molti atleti, le maltodestrine sono polimeri derivati dal processo di idrolisi degli amidi solubili in acqua, dal sapore gradevole e di facile digestione. 

Durante una gara o un allenamento l’assunzione di maltodestrine garantisce un apporto costante di energia mantenendo relativamente stabile la glicemia. Oltre a questo rilevante aspetto, l’altro importante vantaggio delle maltodestrine è la loro capacità di sviluppare una pressione osmotica assai minore rispetto ai carboidrati semplici a basso peso molecolare (1/5 rispetto al glucosio) che si traduce in un più rapido svuotamento gastrico e una maggiore velocità di assorbimento. 

Per questo, soluzioni di maltodestrine a concentrazioni elevate possono essere assimilate senza problemi, mentre una soluzione isocalorica di destrosio o di altri zuccheri semplici potrebbe determinare la comparsa di crampi addominali e diarrea.

È perciò fondamentale imparare a leggere l’etichettatura (o dichiarazione) nutrizionale presente in tutti i prodotti per l’integrazione, il cui modello più diffuso è quello così detto “semplificato”, nel quale vengono citati, tra gli altri, proprio i carboidrati, oltre alla voce “di cui zuccheri”, da non sottovalutare in quanto espressione della quota di zuccheri semplici presenti nel prodotto rispetto agli zuccheri complessi, di ben diverso valore funzionale e nutrizionale.

Immagine che contiene tavolo

Descrizione generata automaticamente

Come si nota dai dati in tabella, infatti, Syform Malto + Gel ha, ad esempio, una composizione in carboidrati pari a ben 29 grammi, quasi tutti costituiti da maltodestrine, visto che sono presenti solo 1,7 grammi di zuccheri semplici. 

Named Total Energy Strong Gel, viceversa, a fronte di una quota di carboidrati dichiarati di 30 grammi, presenta una quota considerevole di zuccheri semplici, pari a 13 grammi, risultando così nettamente diverso da un punto di vista funzionale e nutrizionale rispetto al Gel di Syform, costituito quasi totalmente da maltodestrine. 

Di contro, SIS Go Isotonic Energy Gel, con solo 0,6 grammi di zuccheri semplici, e dunque un ottimo apporto di maltodestrine, ha però ben il 25% di caboidrati in meno del prodotto Syform. 

Anche Enervit Gel, a fronte di un basso apporto di zuccheri semplici, pari a solo 3,8 grammi, ha però oltre il 30% di carboidrati in meno del Gel Syform. 

Perciò, se dovessimo valutare questa serie di Gel sotto il profilo dell’apporto di maltodestrine, e dunque di qualità per la gestione dell’integrazione glucidica in gare di lunga distanza, Malto + Gel di Syform non ha rivali, perché abbina un ottimo apporto quantitativo glucidico a una composizione quasi tutta costituita da maltodestrine. 

Immagine che contiene testo

Descrizione generata automaticamente

Per ottimizzare e aumentare ulteriormente l’apporto glucidico nelle gare lunghe, ad esempio un IRONMAN, sarà poi utile integrare con una quota di fruttosio fino a un massimo di 30 grammi/ora, che consente di sfruttare un diverso sistema di trasporto a livello intestinale, magari abbinando un prodotto per l’idratazione adeguatamente bilanciato in tipologia di carboidrati per incrementare la quota glucidica assorbibile. 

In merito a questi aspetti di strategia nutrizionale glucidica, leggi anche l’articolo su questo sito dal titolo “I carboidrati in allenamento e in gara”.

Immagine che contiene tavolo

Descrizione generata automaticamente

Questo non significa che i prodotti con una minore quota di carboidrati e/o con una maggiore quota di zuccheri semplici siano di scarsa qualità rispetto a quelli che ne contengono una percentuale minore, ma significa piuttosto che essi dovranno avere un’indicazione diversa per quanto riguarda quantità e frequenza di assunzione e per quanto concerne il momento più razionale per assumerli in allenamento e in gara. 

Si tratta infatti di Gel spesso più adatti a fornire uno “shot energetico” a breve/medio termine, piuttosto che utili per il mantenimento di un costante ed equilibrato livello glucidico durante una gara di lunga distanza.

Perciò, al di là della pubblicità commerciale, secondo la quale ogni azienda del settore sembra avere sempre la formula migliore e “magica” per tutte le occasioni, prima di utilizzare un prodotto è raccomandabile fare molta attenzione all’etichetta, perché la composizione di un integratore può davvero cambiare in modo sostanziale la strategia nutrizionale in allenamento e in gara…