La tecnologia ci salverà dagli incidenti in bici? Al momento purtroppo no…

Ho installato solo di recente, dopo molte titubanze e senza grande entusiasmo, un radar Garmin Varia™ sulla mia bici.

L’ho fatto principalmente per l’ottima performance della sua luce, gestibile in modalità fissa o intermittente, visibile a distanza di molte centinaia di metri e dalla durata pressochè “infinita”, che la distingue in modo significativo da tutte le altre luci posteriori disponibili sul mercato.

Direte voi: solo per questo…? Non per migliorare la sicurezza…? Direi di no, o non proprio, e vi spiegherò il mio punto di vista in merito, che ovviamente è del tutto personale, e per questo non ha l’ambizione di voler essere una sentenza. Si tratta solo di un parere… 

Ma prima è necessario fare alcune premesse in merito alla “classifica del rischio” per il ciclista, ovvero quali sono le circostanze che più di frequente sono causa di un incidente in bici. Veniamo al dunque…

LA CLASSIFICA DEL RISCHIO

Quando si affronta il problema del rischio di incidente in bici nell’ottica di individuare le possibili strategie tecnologiche e di comportamento in grado di ridurre il fenomeno, è importante valutare la frequenza e la tipologia delle circostanze che possono essere causa di incidente, più o meno grave. 

In merito a ciò, diciamo subito che l’utilizzo dell’unico strumento tecnologico che avrebbe l’intento di ridurre le occasioni di impatto dovute al tamponamento del ciclista, Garmin Varia™, in realtà sembra essere poco coerente con la ben più elevata frequenza statistica degli episodi di impatti a livello frontale e laterale.

La classifica delle possibili cause di incidente, infatti, stilata e condivisa da diversi organismi di controllo, prevede che l’urto posteriore sia una delle meno frequenti cause di incidente in bici, anche se purtroppo tra le più devastanti in termini di rischio per la vita del ciclista.

LE SETTE PIÙ FREQUENTI CAUSE DI INCIDENTE IN BICI

La prima causa di incidente in bici è quella dovuta a un’auto che esce da una strada laterale, da un parcheggio, o da un passo carraio sul lato destro del ciclista in arrivo. La medesima situazione può manifestarsi con discreta frequenza anche nelle rotonde, qualora si sia già entrati in rotatoria e chi proviene da destra non abbia visto arrivare la bici. In tutti questi casi l’impatto può essere frontale o laterale.

La seconda causa di incidente con un veicolo è dovuta all’apertura improvvisa della portiera di un’auto parcheggiata sul lato destro della strada. In questo caso l’impatto è quasi sempre frontale, meno frequentemente laterale, con il rischio anche di essere investiti frontalmente da un’auto che proviene in senso opposto, qualora si sia riusciti a evitare l’impatto spostandosi sulla sinistra.

La terza causa di incidente per frequenza è dovuta a un’auto, o altrettanto spesso a un camion o a un mezzo pubblico che a un semaforo che diventa verde svolta a destra davanti al ciclista senza averlo visto, qualora durante la sosta con semaforo rosso ci si sia posizionati con la bici nell’angolo morto di visuale dell’autista del mezzo. Si tratta di un tipo di impatto piuttosto frequente in città e nei centri abitati che recentemente ha provocato anche diversi episodi mortali. 

La quarta causa in ordine di frequenza è quella dovuta alla svolta improvvisa a destra di un veicolo che procede immediatamente davanti al ciclista, o a un mezzo che svolta a destra appena dopo avere superato una bici. L’impatto in questi casi è quasi sempre frontale.

La quinta causa di incidente in bici è dovuta alla svolta improvvisa a sinistra di un mezzo che proviene in senso opposto. Anche in questo caso l’impatto è quasi sempre frontale, oppure laterale, e spesso con conseguenze molto serie.

La penultima possibile causa di impatto in ordine di frequenza, è quella da urto posteriore o laterale a seguito di un repentino cambiamento di direzione del ciclista per evitare un’auto, un ostacolo improvviso o una buca. Si tratta di una tipologia di incidente piuttosto frequente anche ai semafori, qualora il ciclista si sposti a sinistra per superare i mezzi davanti a lui senza accorgersi del sopraggiungere di un altro mezzo da dietro. 

L’ultima possibile causa di incidente per frequenza è quella dell’urto posteriore da parte di un veicolo il cui conducente, per scarsa visibilità, o più spesso per distrazione (come ad esempio avviene in chi si occupa più del cellulare che della strada…), non si accorge della presenza di una bici davanti a sè, anche se essa procede correttamente a lato strada. Nonostante la ridotta frequenza, si tratta purtroppo di una tipologia di incidente dalle conseguenze spesso piuttosto gravi per il ciclista, talora mortali.

COSA EMERGE DALL’ANALISI DEL RISCHIO

Da questa breve analisi del potenziale rischio di incidente in bici e della frequenza degli episodi che possono essere causa di impatto con un altro mezzo, emerge che la maggior parte degli urti avviene frontalmente o lateralmente.

In tutti questi casi è ovvio che non abbiamo al momento alcuna tecnologia in grado di tutelare la nostra incolumità, e l’utilizzo di un sistema come il Varia™ di Garmin che segnala la presenza di veicoli che provengono da dietro è del tutto inutile, mentre l’unica possibile, anche se parziale, prevenzione è ancora rappresentata da una maggiore visibilità del ciclista e della bici, per cercare di ridurre al minimo la possibilità di “non essere visti”. 

Due elementi imprescindibili per cercare di essere “visti” quanto più possibile sono rappresentati dal colore dell’abbigliamento e dall’utilizzo delle luci anteriori e posteriori.

Un abbigliamento (e un casco) con colori adeguati alle condizioni di visibilità è sempre una scelta importante per prevenire possibili incidenti, come è evidente nella figura sotto che dimostra sinteticamente quali sono i colori che meglio si distinguono, e a che distanza, se un automobilista viaggia a soli 50 km/ora di notte o con visibilità ridotta.

Com’è evidente dall’immagine, oltre agli utilissimi inserti riflettenti, alcuni colori, come ad esempio il verde, sono visibili anche al buio a distanza di molti metri, mentre l’abbigliamento scuro può determinare seri problemi di individuazione del ciclista, soprattutto se la visibilità è scarsa. Ciò nonostante, il nero continua inspiegabilmente ad essere il colore maggiormente scelto e utilizzato dai ciclisti amatori per il proprio abbigliamento…

Le luci dovrebbero costituire un accessorio assolutamente imprescindibile in bici, e dovrebbero essere sempre accese, anche di giorno. Potenti, (si vedono in giro alcune luci posteriori che sembrano candele…), visibili e possibilmente (anche se il codice non lo consentirebbe) a intermittenza, sia davanti che dietro. 

E IL SISTEMA VARIA™…?

Con le premesse fin qui affrontate, e la maggiore frequenza di possibili impatti a livello frontale e laterale, diciamo che il sistema Varia™ non può che rappresentare solo un parziale contributo alla prevenzione degli incidenti in bici.

Come funziona il sistema Varia™

Oltre all’ottima luce posteriore, che garantisce la visibilità in ogni condizione, il sistema Varia™ prodotto da Garmin utilizza un radar che consente di segnalare l’assenza di mezzi in movimento dietro il ciclista, oppure viceversa di individuarli segnalandone la distanza e la modalità di avvicinamento, se più lenta o veloce, con relativa graduazione sul ciclocomputer della potenziale pericolosità. 

Diciamo che già questo aspetto è piuttosto “parziale” in termini di prevenzione di possibili incidenti dovuti a urto posteriore, in quanto il sistema rileva la presenza di uno o più veicoli, la loro velocità di avvicinamento progressivo, ma purtroppo non la traiettoria

E qui sta il principale problema, perchè se un’auto sorpassa una bici a 100 km/ora stando a debita distanza laterale diciamo che poco impatta sul rischio investimento, però se procede anche a soli 50 km/ora, ma sulla stessa traiettoria del ciclista, perchè evidentemente il conducente non si è accorto della bici che lo precede, il rischio di incidente aumenta esponenzialmente, e la possibilità che il mezzo investa in pieno il ciclista è elevatissimo. Purtroppo, ciò che sarebbe in grado di fare un banale specchietto retrovisore il Varia™ non è in grado di farlo, e non è poco… 

Di seguito, in sintesi alcuni aspetti a mio avviso positivi e negativi del sistema:

I PLUS

Il sistema Varia™ ha il vantaggio di possedere una potente luce posteriore, visibile fino a più di un chilometro di distanza, e con un’autonomia pressochè “infinita”, a differenza di molte altre proposte disponibili sul mercato.

Il radar è sicuramente molto utile per segnalare in tempo la presenza di mezzi dietro il ciclista, soprattutto su strade poco frequentate dove magari si è soliti procedere con minori cautele, oppure in presenza di vento che impedisce di sentire un mezzo in avvicinamento. Utilissimo anche per segnalare l’assenza di mezzi in arrivo dietro il ciclista sia nei centri urbani che su strade solitamente trafficate, in modo da facilitare eventuali manovre necessarie per evitare improvvisi ostacoli o buche in sicurezza.

L’uso della videocamera, presente ad esempio nel più recente modello Varia™ RCT715, consente inoltre di registrare tutto ciò che accade dietro il ciclista. Un utile presidio documentale in caso di incidente, ma nessun ausilio in più per la prevenzione degli incidenti.

I MINUS

A fronte di un costo non indifferente rispetto all’utilizzo di un semplice punto luce posteriore di buona qualità, il sistema non consente di fatto di prevenire in modo davvero efficace gli incidenti dovuti a tamponamento da parte di un mezzo.

Il radar individua, infatti, come si è detto, la distanza e la velocità di avvicinamento, ma non la traiettoria di chi segue, e questo impedisce di capire se effettivamente il ciclista è a rischio tamponamento o meno. Sotto questo profilo, è meno efficace di uno specchietto retrovisore …

Le segnalazioni visive e sonore del sistema radar possono inoltre indurre il ciclista a distrarsi troppo spesso dalla guida quando ad esempio ci si trova a circolare su strade molto trafficate, con il pericolo di non essere sufficientemente attenti nel vedere ed evitare in tempo eventuali ostacoli, veicoli o buche. 

Purtroppo al momento la tecnologia ci aiuta dunque ben poco a prevenire possibili incidenti in bici. E comunque, occhio a non distrarsi troppo per tenere sott’occhio i sensori, di qualunque tipo siano, e invece sempre massima attenzione a ciò che accade intorno. E mi raccomando…luci sempre accese!